3D Coaching e Scienza
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Le neuroscienze e la plasticità cerebrale
Le neuroscienze hanno rivoluzionato la comprensione del cervello umano, dimostrando che i circuiti neuronali possono riorganizzarsi in risposta alle esperienze, alle intenzioni ed all’ambiente.
Questa plasticità è stata esplorata attraverso tecniche di apprendimento accelerato, meditazione e neurofeedback, esaltando la possibilità di migliorare sia le performance cognitive sia la regolazione delle emozioni e degli istinti. Le ricerche di Mihály Csíkszentmihályi sullo stato di “flow” mostrano, ad esempio, che il coinvolgimento profondo in compiti sfidanti attiva specifiche reti neurali che portano le prestazioni a livelli di eccellenza. Su queste basi il Three Dimensional Coaching® ha elaborato protocolli mirati a stimolare proprio la plasticità cerebrale affinando focus, apprendimento, lucidità mentale, rapidità di reazione ed efficacia.
Scopri come l’approccio neuroscientifico viene adottato in Three Dimensional Coaching®
Psicologia positiva:
La psicologia positiva, il cui principale esponente è Martin Seligman, pone l’accento sul potenziamento delle risorse interiori come la resilienza, l’ottimismo e la gratitudine.
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Secondo la teoria “Broaden and Build” le emozioni positive ampliano la gamma di pensieri e comportamenti utili, favorendo la costruzione di nuove abilità e relazioni di supporto. In quest’ottica risultano straordinariamente potenti le tecniche di visualizzazione e autoaffermazione, poiché contribuiscono ad attivare i circuiti neurali legati alla motivazione ed all’autoefficacia. Nel Three Dimensional Coaching® queste tecniche vengono utilizzate in modo mirato per consolidare le risorse personali, aumentare la fiducia in se stessi e determinare la massima efficacia nell’affrontare sfide complesse.
Tecniche di connessione profonda:
Le pratiche di connessione profonda consentono di esplorare dimensioni della psiche spesso trascurate.
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Meditazione e mindfulness, per esempio, sono associate a una riduzione dell’attività della rete di default del cervello e ad un incremento della coerenza delle onde cerebrali, a beneficio di una maggior chiarezza mentale e del generarsi di insight creativi. La visualizzazione guidata, poi, aiuta ad entrare in contatto con immagini simboliche che, ancorandosi a vissuti emotivi intensi, facilitano la rielaborazione di condizionamenti interiori. Autori come Ken Wilber e Stanislav Grof, esponenti alla psicologia transpersonale, sottolineano come l’accesso a stati di coscienza espansi possa liberare risorse creative latenti e favorire un’ottimale integrazione dell’esperienza personale.
L’approccio quantistico
Un aspetto avanzato, oggetto di vivace dibattito, riguarda l’influenza della coscienza sulla realtà ispirata dai principi della fisica quantistica.
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Il famoso “double-slit experiment” ha portato un gran numero di ricercatori a sostenere che sia l’atto stesso dell’osservare a modificare l’esito del fenomeno oggetto dell’osservazione. Sebbene non esista un consenso unanime su come legare le dinamiche mentali ai processi quantistici, questa prospettiva apre sviluppi affascinanti sulla nostra capacità di plasmare l’esperienza soggettiva. Di certo, concepire la realtà come “co-creata” dalla mente oltre che dal mondo esterno e dalle dinamiche di causa-effetto, incoraggia un approccio aperto e proattivo.
Tra le caratteristiche peculiari del Three Dimensional Coaching® vi è proprio l’attenzione agli “stati di coscienza extra-ordinari”: varie indagini neuroscientifiche indicano un aumento dell’attività delle onde gamma durante stati meditativi profondi e in momenti di alta creatività. Atleti, artisti e professionisti che sperimentano questi stati accedono a prestazioni ottimali, minore percezione dello sforzo ed un benessere generale elevato. Integrare questi approcci nel coaching significa attingere a un potenziale cognitivo ed emotivo altrimenti inaccessibile.
L’influenza di Carl Gustav Jung e il potenziale creativo del Sé
Carl Gustav Jung ha introdotto l’idea di inconscio collettivo, un livello profondo della psiche popolato di simboli e archetipi che accomunano svariate culture, travalicando i confini spaziali e temporali. Questi elementi simbolici hanno la capacità di favorire processi di auto-esplorazione e di trasformazione personale, in quanto attingono a significati universali.
Del resto, ricerche di neuropsicologia rivelano come il richiamo di immagini simboliche attivi regioni del cervello collegate alla memoria autobiografica ed all’elaborazione emotiva profonda.
Sincronicità e approccio quantistico nella Terza Dimensione del Coaching
Carl Gustav Jung, tra i pionieri della psicologia del profondo, ha tracciato un percorso che va al di là della logica lineare e dell’esclusiva attenzione verso ciò che è misurabile e razionale. Nella sua visione, l’essere umano è ben più che il frutto di meccanismi psico-fisici: esiste una componente più sottile, che si rivela nei momenti di intensa connessione.
Portare alla luce questi contenuti permette di riscrivere la propria narrazione, incanalando energie psichiche sconosciute nel percorso evolutivo dell’individuo.
La “via tridimensionale” verso un’evoluzione integrata
È l’intreccio di questi livelli di conoscenza a fare del Three Dimensional Coaching® uno strumento unico di trasformazione personale e professionale: qui la solidità scientifica incontra la profondità dell’Umano, generando autentici prodigi.